L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



venerdì 19 dicembre 2014

Il Sesto Comandamento è per vivere una sessualità che sia dono per l'altro

Padre Scognamiglio spiega perché il Catechismo lo ha esteso da "Non commettere atti impuri" a "Non commettere adulterio"

Sexualidade: casal feliz
Tra "I Dieci Comandamenti" raccontati da Roberto Benigni, ha fatto molto rumore il suo approccio al Sesto Comandamento.  Benigni ha spiegato che una volta recitava «non commettere atti impuri» ed ora invece è «non fare adulterio». Benigni ha aggiunto che «la castità può essere una grande virtù se praticata con moderazione...». E poi quella frase «non commettere atti impuri» ripetuta dal prete al catechismo «mentre ti guardava fisso negli occhi» ha finito «con il rovinare generazioni di ragazzi, compresa la mia. Non potete immaginare lo sforzo per resistere…» (Corriere della Sera, 17 dicembre).

Dietro la stoccata, Benigni fa trasparire un approccio "sessuofobo" da parte della Chiesa rispetto a questo Comandamento "modificato" nel tempo.  

giovedì 18 dicembre 2014

Caro Benigni, solo la Chiesa difende la bellezza della sessualità

Benigni comandamentiMolto belle le due serate in compagnia di Roberto Benigni, dedicate alla Bibbia e ai Dieci Comandamenti, in diretta in prima serata su Rai1. Un argomento ritenuto “divisivo” che invece ha incollato allo schermo dieci milioni di spettatori in ognuna delle due puntate.
Un monologo intenso, di alto livello culturale e di immenso respiro, teso a rivelare quanto la rivelazione di Dio agli uomini, completata in Gesù Cristo, abbia effettivamente rivoluzionato il mondo e la vita di miliardi di persone. Per questo la Bibbia è «il racconto più bello di tutti i tempi, anche perché l’autore del libro è anche l’autore di tutti i lettori», ha sottolineato Benigni. «Io non mi permetterei mai di parlare per due ore di Uno che non c’è», ha avvertito. «E se non c’è lo aspettiamo».

mercoledì 17 dicembre 2014

Non commettere adulterio o non commettere atti impuri?

Sul perché il sesto comandamento raccomandi la monogamia, ossia il rapporto sessuale limitato a due persone


adulterio atti impuri sesto comandamento decalogo uomo donna
Ci siamo mai chiesti cosa significa che la Bibbia - dal greco "ta biblia" (raccolta di libri) - sia il libro di Dio per il genere umano? Per gli ebrei, ancor oggi, significa che ciascun particolare, anche il più irrilevante, ha un significato preciso. Un significato nascosto persino nelle lettere che compongono le parole ebraiche dell'Antico Testamento. Per esempio, gli ebrei si chiedono perché la Bibbia non inizia con alef - la prima lettera dell'alfabeto ebraico - bensì con bet, la seconda. Sembra una questione futile, ma per gli ebrei non lo è.

martedì 16 dicembre 2014

Ridate la femminilità alle ragazze…

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Ridate la femminilità alle ragazze, ridategli la timidezza e portatevi via quell’odiosa sfacciataggine.
Ridate la femminilità alle ragazze, insieme alle belle parole e ai bei comportamenti. Ridategli l’educazione e la delicatezza.
Coprite le loro parti scoperte, ridando loro la dignità e la purezza di un viso arrossato, non da un chilo di trucco, ma dall’imbarazzo che provano in un preciso istante.
Ridategli quell’eleganza persa ormai chissà dove, ridategli quella dolcezza che le distingueva dagli uomini. 

lunedì 15 dicembre 2014

Dio, permetti il divorzio, l’ aborto, l’omosessualità…?

Sul blog di Berlicche, nel febbraio scorso, è apparsa una favola ironica sulle permissioni divine (dal divorzio, all’aborto, ai rapporti omosessuali) e sulla stupidità umana.
Si intitola Permesso? E la risposta sarà “sì”, perché Dio permette anche il male. Perché Dio ci ha creati liberi, ma al contempo ci ha fatti per aspirare al Bene…
 
Il Vescovo li vede arrivare, una folla di persone dall’aria decisa. Sospirando, si girò verso di loro: “Che cosa volete, figlioli?”. Quello che era evidentemente il loro capo si fece avanti: “Vogliamo che la Chiesa…”. Il santo vescovo li ascoltò pazientemente, poi ad un certo punto alzò la mano: “Sì, sì, credo di avere capito. A questo punto penso che sia meglio che queste che cose le chiediate direttamente a Dio.”
Si levò un mormorio di sorpresa. “Ma… disturbarlo per…” Ma il Vescovo fece un cenno con la mano a liquidare l’obiezione e si avviò con passo deciso. Gli altri lo seguirono.

domenica 14 dicembre 2014

«I bambini nasceranno in provetta, l’amore sarà solo un gioco»

Carl DjerassiSe in Italia la postazione più avanzata di “bioetica laica” è rappresentata dalla Consulta di Bioetica, i cui due responsabili sono divenuti internazionalmente famosi nel 2012 per aver sostenuto la legittimità dell’infanticidio (appoggiati e difesi dal presidente della Consulta, il filosofoMaurizio Mori), all’estero un chiaro esempio di “bioetica laica” è certamente rappresentato dal prof. Carl Djerassi, inventore della pillola contraccettiva orale nel 1951.
Sul “Telegraph” il chimico 91enne ha recentemente annunciato, augurandoselo, che nel 2050 il sesso diventerà esclusivamente ricreativo, un gioco perché i bambini saranno creati soltanto attraverso la fecondazione in vitro. La pillola diventerà obsoleta, ha affermato, augurandosi che uomini e donne sceglieranno di congelare i loro ovuli e spermatozoi da giovani, prima di farsi sterilizzare. Non ci saranno nemmeno più aborti perché nessun bambino sarà più pianificato o indesiderato. In questo modo, ha proseguito, «la separazione tra sesso e riproduzione sarà al 100%».

sabato 13 dicembre 2014

Chi non ama uccide e non lo sa

http://www.anapscuola.it/visualizza__rubrica.php?id=409&aut=Stefano+Biavaschi

La negazione del proprio dono
La chiusura del proprio cuore all'amore non comporta solo l'inaridimento della propria persona, l'auto-privazione dei beni spirituali a noi destinati, ma comporta anche la grande responsabilità di non essere portatori di salvezza verso il prossimo. Che tipo di salvezza? Ogni tipo di salvezza, dalla salvezza fisica (come nei casi di omissione di soccorso), alla salvezza esistenziale (come quando si abbandona l'altro alla sua solitudine), fino alla salvezza spirituale (per esempio quando non indichiamo agli assetati di verità le vie di redenzione che abbiamo conosciuto).
Dio, infatti, ci ha scelto come strumenti di salvezza gli uni per gli altri, tramite la circolazione dell'amore che salva. “Vi farò pescatori di uomini”, “farete le mie stesse opere ed anche di maggiori”, “darete molto frutto” (Mt 4,19; Gv 14,12; Gv 15,5).

venerdì 12 dicembre 2014

Amare è custodire

http://www.anapscuola.it/visualizza__rubrica.php?id=400&aut=Stefano%20Biavaschi

Si può amare in modo sbagliato o riduttivo, ma nessuno vive senza farlo, perché Dio ha fondato le relazioni fra le persone sull'amore. Vi è un dinamismo che lega tutte le creature e da cui non possiamo prescindere: quello dell'amore. Dice il Catechismo: “La carità è la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio” (CCC 1822).
Le relazioni fra le persone non possono prescindere dall'amore, perché Dio si è posto Egli stesso come sostanza di queste relazioni. La stessa parola “religione” indica questa profonda “relazione” che non è solo verso Dio, ma anche fra le creature. L'essere umano è fatto di questa relazione, per cui la sua identità coincide non solo con se stesso, ma anche con tutto ciò che egli ama.
Queste le tre cose che rimangono: la fede, la speranza, e la carità; ma, di tutte, più grande è la carità” (1Cor 13,13). Perché san Paolo sosteneva che la carità è superiore a tutte le virtù? Perché è essa a dilatare la persona fino a farle includere non solo il prossimo, ma anche il Dio della fede.
“Se non avessi la carità non sarei nulla”, dice ancora l'Apostolo (1Cor 13,2).

giovedì 11 dicembre 2014

L’amore fedele oltre la morte

http://www.intemirifugio.it/lamore-fedele-oltre-la-morte/

(...)
 “Ti amo!” disse l’uomo alla donna.
“Ti amo anche io!” rispose la donna al suo uomo.
“Ti amerò per un mesetto sicuro!”riprese l’uomo.
“Io invece sono certa che ti amerò almeno per un anno!!!” gli disse la donna, tutta entusiasta ed innamorata.
Cara Matilde, riesci ad immaginare un dialogo così tra innamorati?
Nessun cantante, nessun poeta, nessun libro proporrebbe mai un dialogo del genere.
workshop-coppia-930x745Sai perché? Perché quella canzone, quella poesia, quel racconto non avrebbero mai successo, per un semplice motivo: non piace a nessuno un amore con la data di scadenza appiccicata sopra.
Nel nostro mondo interiore abbiamo un’esigenza innatacancellare la parola “provvisorio” dall’amore.
Per questo le frasi Ti amerò per sempre o Non ti lascerò mai resteranno sempre le più cliccate nella storia umana.

sabato 6 dicembre 2014

"L'amore gay meglio di quello etero"

Veronesi colpisce ancora e le prova tutte per rendersi ridicolo

Umberto Veronesi_
Alla fine ci siamo arrivati. Tranquilli, eravamo preparati e, se non fosse grottesco, sarebbe perfino divertente. Il professor tuttologo Umberto Veronesi, quello del "Dio non esiste perché esiste il cancro" (ma per favore non ditelo a Chiara Corbella), ha voluto, non si sa se per convizione (tutte quelle radiazioni professore, stia attento!) oppure per profitto (le parcelle non bastano mai?), lanciare l'ennesima provocazione. Gay è bello. Anzi no. Gay è meglio. Capito? Nessuno nella Chiesa cattolica ha mai messo in discussione la forza dei sentimenti e degli affetti tra persone dello stesso sesso, e non si è mai messa a fare classifiche. Pone una serie di avvertenze e giudizi, forte della sua esperienza, del buon senso e di due o tre cosette dette dal Signore. Ma non fa classifiche. La "Chiesa del politicamente corretto" invece dice: gay meglio di etero. Famiglie? Schifo, a meno che non siano famiglie omogenitoriali. Eccetera. 

giovedì 4 dicembre 2014

Il mistero gaudioso del sesso. Ecco come e perché Dio ha creato il mondo nell’amore tra maschio e femmina, del rabbino Jonathan Sacks

Riprendiamo dal sito della rivista Tempi un testo del rabbino Jonathan Sacks pubblicato il 30/11/2014. 
Il Centro culturale Gli scritti (3/12/2014)

Pubblichiamo alcuni estratti dell’intervento del rabbino Jonathan Sacks, considerato la massima autorità spirituale e morale ebraica ortodossa in Gran Bretagna, al Colloquio interreligioso internazionale “Humanum – La complementarietà fra uomo e donna”, Roma 17-19 novembre.
Stamattina voglio cominciare la nostra conversazione raccontando la storia della più bella idea nella storia della civiltà: l’idea dell’amore che porta nuova vita nel mondo. Ci sono molti modi di raccontarla. Per me è una storia fatta di sette momenti chiave, ciascuno dei quali sorprendente e inatteso.
Il primo, secondo un articolo scientifico apparso di recente, ebbe luogo 385 milioni di anni fa in un lago della Scozia. Fu allora, secondo la recente scoperta, che due pesci si unirono per realizzare il primo esempio di riproduzione sessuale noto alla scienza. Fino ad allora la vita si era propagata in modo asessuato, per divisione cellulare, gemmazione, frammentazione o partenogenesi: tutte forme più semplici e più economiche della divisione della vita in maschio e femmina, ciascuno dei due con un ruolo diverso nella creazione e nel sostentamento della vita. Quando consideriamo quanto sforzo ed energia richiede la congiunzione del maschio e della femmina nel regno animale – in termini di esibizione, rituali di corteggiamento, rivalità e violenze – è stupefacente che la riproduzione sessuale abbia cominciato a esistere. I biologi non sono sicuri del perché. Alcuni dicono che era funzionale alla protezione dai parassiti, o all’immunizzazione da malattie. Altri dicono semplicemente che l’incontro di opposti genera diversità. Ma in tutti i modi, quei pesci in Scozia scoprirono qualcosa di nuovo e magnifico, che da allora è stato copiato virtualmente da tutte le forme di vita evolute. La vita comincia quando il maschio e la femmina si incontrano e si abbracciano.

mercoledì 3 dicembre 2014

Vorrei capire cos'è l'amore

http://www.zenit.org/it/articles/vorrei-capire-cos-e-l-amore

Roma,
Antonio Gaspari | 152 hits
Cos’è veramente l’amore?, Un sentimento passeggero e fatuo o causa prima della vita di ognuno? Nelle relazioni di amore contano solo i sentimenti o c’entrano anche volontà e ragione? E fare l’amore è solo una banale pratica genitale o espressione dell’umano desiderio di unione tra uomo e donna? E che c’entra Dio con l’amore? Perché la Chiesa sconsiglia forme disordinate di relazioni?
A queste ed altre domande ha cercato di rispondere padre Stefano Liberti con il libro Vorrei capire cos’è l’amore, edito Da Youcanprint.
Padre Stefano è un infermiere professionale, licenziato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, religioso dei Canonici regolari dell’Immacolata Concezione, sacerdote nella parrocchia di Regina Pacis a Roma.

martedì 2 dicembre 2014

GUIDA A “VORREI CAPIRE COS’E’ L’AMORE”

1.       INTRODUZIONE AL TEMA
Un celebre scrittore di opere spirituali, Newman, ha affermato: “Un uomo non farebbe nulla se aspettasse fino a poterlo fare così bene che nessuno possa trovarvi dei difetti”. Io ho scritto questo libro consapevole dei molti difetti che presenta, ma con la voglia di condividere letture e riflessioni che mi hanno accompagnato in maniera particolare nel corso di quest’ultimo anno.
Ho sentito l’esigenza di rispondere ad una domanda fondamentale per ogni individuo e apparentemente banale: “Cos’è l’amore?”. E’ un argomento di cui si parla continuamente con ogni tipo di linguaggio: quello artistico della musica, del cinema, della pittura e via discorrendo; quello più specialistico delle varie branche delle scienze umane: psicologia, sociologia, antropologia, filosofia, teologia (si parla persino della “chimica dell’amore” per indicare come alla base del fenomeno amoroso ci siano componenti fisiologiche e ormonali). Se ne parla con il linguaggio comune: nei discorsi di salotto (anche televisivo), tra amici, nelle riviste patinate di gossip. Se ne parla infine con un linguaggio più intimo e diretto che è quello del corpo, delle emozioni, dei sentimenti. Eppure, o forse proprio perché se ne parla tanto, c’è molta confusione sull’argomento.