L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



martedì 30 settembre 2014

“Ama e fa’ ciò che vuoi” (Sant’Agostino)

agostino-223x300di Francesco Agnoli

Ama e fai ciò che vuoi” è una delle frasi più celebri di sant’Agostino. Sintetica, potente, e nello stesso tempo facilmente equivocabile. Agostino la pronunciò in una delle sue dieci omelie a commento della I lettera di san Giovanni. Quella in cui Dio viene definito come Amore. Scriverà Pascal, proprio per segnare la differenza tra la comprensione greca del Logos, e quella cristiana: “Il Dio dei Cristiani non è un Dio solamente autore delle verità geometriche e dell’ordine degli elementi, come la pensavano i pagani e gli Epicurei. [...] il Dio dei Cristiani è un Dio di amore e di consolazione, è un Dio che riempie l’anima e il cuore di cui Egli s’è impossessato, è un Dio che fa internamente sentire a ognuno la propria miseria e la Sua misericordia infinita, che si unisce con l’intimo della loro anima, che la inonda di umiltà, di gioia, di confidenza, di amore, che li rende incapaci d’avere altro fine che Lui stesso” (Pensieri, 556).

lunedì 29 settembre 2014

1.5.2 Piccolo intermezzo d’arte

Amor sacro e Amor profano
Un esempio emblematico di tale contrapposizione è il celebre quadro “Amor sacro e amor profano” del Tiziano (1515 circa).
Conservato alla Galleria Borghese di Roma, è un dipinto che deve la sua fama non solo alla sua bellezza ma anche alla particolarità del soggetto, più volte esaminato dagli studiosi: in esso compaiono due misteriose donne, estremamente somiglianti, l'una riccamente vestita l'altra nuda, sedute sul bordo di un sarcofago, trasformato in una vasca piena d'acqua.
Un errore ricorrente è quello di identificare nella tela l’amore carnale con la donna nuda e l’amore spirituale con la donna vestita. Secondo e più grave errore: vedere le due donne della tela come due antagoniste, quasi che Tiziano e la sua epoca volessero contrapporre un amore carnale ad uno spirituale.

venerdì 26 settembre 2014

Amore e Matrimonio - Dietrich Bonhoeffer

Il matrimonio è più del vostro amore reciproco. Ha maggiore dignità e maggiore potere. Finché siete solo voi ad amarvi, il vostro sguardo si limita nel riquadro isolato della vostra coppia. 
Entrando nel matrimonio, siete invece un anello della catena di generazioni che Dio fa andare e venire e chiama al suo regno.
Nel vostro sentimento godete solo il cielo privato della vostra felicità.
Nel matrimonio, invece, venite collocati attivamente nel mondo, e ne diventate responsabili.
Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli.

mercoledì 24 settembre 2014

1.5.1 Eros, philia e agape


L’eros (da cui amore erotico) indica l’amore passionale, l’attrazione erotica tra un uomo e una donna, il desiderio di possedere l’altro/a[1]. L’amore erotico è l’amore che nasce dall’indigenza e dal bisogno, da una incompiutezza che ricerca il suo completamento e ne desidera il possesso.
La philia è “amicizia”, amore fraterno. Indica un amore umano fatto di affetto, attrazione, gradimento, affezione, simpatia[2]. E’ l’amore di dilezione, caratterizzato dal sentimento della gioia che si prova nello stare con l’altro, condividendone gioie, dolori, speranze.

domenica 21 settembre 2014

1.5 L’amore è umano e divino

Se l’amore non è solo istinto, solo sentimento, solo sessualità e genitalità, allora cos’è? Per un cristiano il modello dell’amore più alto e più vero, l’ideale dell’amore è quello espresso da Gesù Cristo nel dare la propria vita per gli altri (“non c’è amore più grande di questo: dare la vita…” Gv.15,13). “Dio è amore” (1Gv 3,8). L’ideale dell’amore è quello divino: rivolto a tutti (nemici compresi), gratuitamente, per sempre. L’amore vero è dono e libertà: non richiede di essere contraccambiato, ma ricerca solo il bene dell’altro.

sabato 20 settembre 2014

La morale della Chiesa non è contro il sesso...

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“La morale della Chiesa non è contro il sesso, è la liberazione sessuale che è contro il sesso, perché lo riduce a un atto di consumo. La Chiesa è per la pienezza della sessualità.
La Chiesa insiste sull’unità di carne e spirito, di anima e corpo. Nessuna posizione al mondo è più unitaria di quella della Chiesa. Essa dice: siete liberi di fare quel che volete, ma vi ricordiamo soltanto che se andate in quella direzione, vi sarà una rottura della vostra unità personale, questa rottura noi la chiamiamo peccato”.

venerdì 19 settembre 2014

Il patto mancato tra amore sacro e amor profano

Nel suo nuovo saggio Vito Mancuso analizza l’emozione umana più forte e svela i limiti della morale sessuale cattolica
io_amo3La prima elementare critica che occorre muovere alla morale sessuale cattolica è che semplicemente non funziona, come dimostra il fatto che la gran parte dei cattolici la disattende. L’etica autentica nasce dalla concretezza della vita e torna alla concretezza della vita. L’attuale etica sessuale ecclesiastica invece si rivela astratta, scolastica, libresca, non nasce dalla vita ma dal desiderio di conformità alle decisioni magisteriali del passato. In questa prospettiva per la morale sessuale ecclesiastica il ruolo decisivo spetta al concetto di lex naturalis, nella convinzione che obbedire alla natura e ai suoi cicli equivalga a obbedire a Dio. La natura è assunta come criterio di legislazione etica, natura come legge, da cui procede una legge ritenuta naturale….

giovedì 18 settembre 2014

1.4.1 L’amore non è solo razionale

Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce (Pascal)[1]
Sembrerebbe che Pascal voglia confermare tutta una serie di detti comuni: i sentimenti non possono essere governati dalla ragione; al cuore non si comanda; non si può razionalizzare l'attrazione che proviamo per qualcuno… Pascal in realtà parla delle "ragioni del cuore" nel senso di quella illuminazione divina che permette al cristiano di concepire la fede in Dio come un'esigenza profonda, viscerale, al di là di ogni tentativo di cogliere il divino attraverso la ragione - cosa che invece ritenevano, seppur con accenti ben diversi tra loro, altre menti illustri dell'epoca quali Cartesio e Spinoza. Pascal intende il cuore come la facoltà che permette di conoscere certe verità in modo intuitivo (“l’esprit de finesse”), a differenza della ragione che è la capacità di conoscere la verità in modo discorsivo (“l’esprit de geometrie”).

martedì 16 settembre 2014

1.4 L’amore non è solo sentimento

l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: dimentica il cervello e ascolta il cuore[1]. 
L’amore non è soltanto un sentimento., I sentimenti vanno e vengono. Il sentimento può essere una meravigliosa scintilla iniziale, ma non è la totalità dell’amore[2].
Il cuore è, nel linguaggio biblico, il centro di tutta la vita, punto focale dei sentimenti, delle emozioni, della ragione, degli ideali… Indica l’unità sostanziale dell’essere umano. Così l’amore non è solo sentimento, non è solo emozioni.
Affetti, sentimenti ed emozioni sono termini usati spesso come sinonimi, ma che hanno delle differenze. Secondo Michel Lacroix, filosofo francese, tra sentimento ed emozione v’è una differenza più quantitativa che qualitativa, una differenza di durata e di intensità: il sentimento si prolunga nel tempo e ha toni smorzati, mentre l’emozione, più legata agli istinti, richiede un appagamento istantaneo ed eccitante. Lo stesso Lacroix descrive il mondo contemporaneo come dominato dalla ricerca di emozioni, dal “culto delle emozioni”, un culto che “considera il mondo non tanto come un oggetto di conoscenza, ma come mezzo di godimento. Per l’uomo emozionale il mondo ha sapore se ha un’eco affettiva, se lo fa vibrare[3].  Che c’è di male? Nulla. Il problema semmai nasce quando esse diventano l’unico mezzo di conoscenza e interazione con la realtà, soprattutto quando di mezzo ci sono le relazioni con gli altri, che non potranno mai reggere e durare se sono costruite solo ed esclusivamente sulla dimensione emotiva.

domenica 14 settembre 2014

1.3 L’amore non è solo istinto

La relazione sessuale è sicuramente condizionata dall’istinto sessuale e dalla ricerca del piacere che la coppia può donarsi reciprocamente. Tuttavia la dimensione istintiva negli esseri umani non è preponderante. Ciò che distingue l’uomo dagli altri animali è proprio la sua autoconsapevolezza e la sua libertà rispetto ai propri istinti. Gli animali sono determinati dai propri istinti e non possono scegliere di fare altrimenti. E’ per questo che i cani di 2000 anni fa facevano più o meno la stessa vita da cani che fanno oggi, mentre gli esseri umani hanno imparato molte cose, se le sono trasmesse di generazione in generazione, hanno, ad esempio, trovato mille modi in cui procacciarsi e preparare il cibo. Per un ideale possono scegliere di lasciarsi morire di fame, di vivere periodi di digiuno, di attendere l’arrivo di altre persone per soddisfare la propria fame e di farlo secondo ritualità e modalità molto elaborate.

mercoledì 10 settembre 2014

Dall’amore paterno di Dio all’amore sponsale di Cristo

Gianfranco Fregni, http://www.collevalenza.it/CeSAM/08_CeSAM_0199.htm

  La formulazione del titolo di questa riflessione prende le mosse dalla lettura del libro: «Il mistero del Padre»[1].
       Il tema della paternità di Dio mi ha sempre catturato ma è altrettanto vero che sempre avvertivo di non essere attrezzato ad illuminarlo. Quel libro mi ha affascinato, aprendomi gli occhi e la mente, a tutto campo come si dice oggi, sulla paternità-materna di Dio. Da Lui perciò trae origine ogni paternità in cielo e in terra, e Lui è «immagine» di ogni amore paterno e materno tra gli uomini. Così possiamo anche affermare che l’uomo e la donna, creati a sua immagine, sonoincarnazione del suo amore di padre-madre per noi. E’ altrettanto suggestivo considerare allora l’amore di un papà e di una mamma, una parabola vivente che ci aiuta a conoscere Dio. Infatti «chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio» afferma la Scrittura[2].
     

martedì 9 settembre 2014

1.2.2 L’ideologia gender

"Donne non si nasce ma si diventa"?[1]
Se le differenze sessuali hanno nel passato favorito una sopraffazione dell’uomo sulla donna, oggi si tende giustamente a ristabilire la pari dignità dei due sessi. Pari dignità non significa tuttavia essere uguali: è proprio riconoscendo le diversità che è possibile superare i conflitti che spesso sorgono a livello di coppia come conseguenza di incomprensioni. La teoria del genere (gender theory), oggi predominante nella cultura occidentale, sostiene che la natura umana non esiste perché l’essere umano sarebbe unicamente il risultato della cultura. Essa tenta di dimostrare che la mascolinità e la femminilità non sono altro che costruzioni sociali nate dal contesto culturale di ogni epoca. Vale la pena approfondire l’argomento.

lunedì 8 settembre 2014

1.2.1 L’educazione sessuale

L’educazione sessuale non può di conseguenza ridursi ad una serie di insegnamenti riguardanti le modalità e i rischi relativi al rapporto sessuale, ma deve essere intesa come educazione all’affettività, educazione integrale ed armonica della persona[1].
La cultura odierna tende a presentare la sessualità come uno dei piaceri da soddisfare, equiparabile agli altri piaceri o ad altri aspetti ludici dell’esistenza o ai bisogni primari dell’uomo. Questa considerazione affonda le sue radici in una visione dell’uomo esclusivamente materialista per cui noi siamo considerati alla stregua degli animali. Se l’uomo è un aggregato di cellule, un insieme di nervi, di impulsi, di bisogni e nulla di più, è necessario, oltre che giusto, soddisfare qualsiasi necessità che insorga. L’amore appare solo come un’idealizzazione di queste reazioni ormonali e chimiche e di pulsioni fisiche.

sabato 6 settembre 2014

1.2 Sessualità

“legare l’amore alla sessualità è una delle idee più bizzarre del Creatore”[1]
La sessualità è la caratteristica propria di ogni persona che si esprime, pensa, agisce, ama come uomo o come donna, in modo differente. La sessualità non si “fa”, perché non è un comportamento, non si “ha”, perché non è un oggetto, un attributo che si può possedere oppure no[2]. La sessualità si “è”: si è uomo o donna. Ogni più piccola cellula del nostro organismo è marcata da un cromosoma che la rende maschile (XY) o femminile (XX). Analizzate un capello del vostro capo o una cellula epiteliale che si disperde continuamente dalla pelle: vi dirà se siete maschi o femmine. In questo senso tutti i rapporti tra le persone sono necessariamente dei rapporti sessuati, anche se i genitali non sono minimamente coinvolti.
Non solo il nostro corpo è differente a livello sessuale, ma anche il modo di ragionare, di sentire, di amare è distinto in maschile e femminile. La parola “sesso” da cui deriva “sessualità” viene etimologicamente da un verbo latino che significa “diviso”, “distinto”, come se l’uomo e la donna fossero stati un unico essere che è poi stato diviso.

mercoledì 3 settembre 2014

1.1 Il dramma del riduzionismo


L’amore non è solo “fare l’amore” (azione che si può compiere prescindendo dall’amore), così come la sessualità non è solo genitalità.
La prima idea che molti hanno rispetto all’amore combacia con l’espressione “fare l’amore”, dunque ai rapporti sessuali. Ma l’amore non è solo sesso, così come il sesso non è solo genitalità[1]. Il rischio è quello di ridurre una realtà ad un solo suo aspetto e così di perdere di vista la complessità e la bellezza dell’amore. Che non è solo sesso: è amore anche quello tra genitori e figli, degli amici tra loro, di chi fa scelta di celibato e continenza perché sente così di poter amare di più ogni persona. Dio è Amore.
L’amore è un universo - talmente grande da essere in buona parte sconosciuto e misterioso- che comprende dentro il suo sistema la galassia della sessualità, la quale, a sua volta, può trovare espressione, come suo apice, nel rapporto sessuale.

martedì 2 settembre 2014

1. COS’E’ L’AMORE ?

Amore, parola dolce, ma realtà ancora più dolce (…)
non c’è cosa migliore che parlare di tale argomento
(S. Agostino)

L’amore è una forza interiore che ci spinge verso gli altri, che ci fa uscire dal nostro guscio. E’ insieme un sentimento, un istinto che possiamo e dobbiamo guidare con la volontà e la ragione, che ci fa sentire un’altra persona importante, attraente, ci fa desiderare di averla vicina, di essere in relazione con lei, di desiderare il suo bene.
Il bambino piccolo impara ad amare quando scopre di poter contraccambiare l’amore ricevuto[1]: sorride ai propri cari, esprime affetto con abbracci, carezze e baci. Dona qualcosa di suo, un disegno, un parola di affetto. Non ha solo bisogno di queste persone, del loro amore, ma sente il bisogno di amarle.

lunedì 1 settembre 2014

Introduzione

Vorrei capire insomma che cos'è l'amore 
Dov'è che si prende, dov'è che si dà
[1] 

Amore. Parola dolce, impegnativa, vitale, sicuramente banalizzata e abusata. Si può usare riferendola ad un oggetto (“amo il mio cellulare”), ad una azione (“amo ascoltare la musica”), ad un soggetto (“amo quella determinata persona”). E ben diverso è l’amore che posso avere per i genitori, per un amico, per una persona con cui ho una relazione sentimentale, per Dio.
Cosa unisce tutte queste esperienze? Cos’è veramente l’amore? E’ solo un sentimento? Coinvolge anche altre facoltà come la volontà e la ragione? E’, come spesso si pensa, sinonimo di “fare l’amore” e quindi legata unicamente all’esercizio della propria genitalità?
E ancora: è possibile amare veramente nella nostra società “liquida” e consumistica? Ogni amore è amore? Basta solo amare e seguire il proprio cuore? Ogni amore è lecito? Anche la pedofilia, l’incesto, la poligamia? E’ l’amore un’arte? Ci sono possibili insegnamenti che possiamo ricevere sull’amore? Ci sono dei veri maestri nell’arte di amare? Dio ha qualcosa da insegnarci sull’amore?
Quanti  libri, film, canzoni hanno per tema l’amore! E’ allora necessario un altro libro che ne parli? E che sia un altro sacerdote a parlarne?

INDICE

Introduzione

I PARTE: L’AMORE UMANO

1.        Cos’è l’amore?
Il dramma del riduzionismo
Sessualità
               L’educazione sessuale
               L’ideologia gender
L’amore non è solo istinto
L’amore non è solo sentimento
L’amore non è solo razionale
L’amore è insieme umano e divino, eros e agape
               Eros, philia e agape
               Piccolo intermezzo d’arte
               Non contrapponendo, ma unendo
               L’eros senza agape e l’agape senza eros
         Infatuazione, innamoramento e amore