L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



lunedì 26 gennaio 2015

L'amore

André Comte-Sponville
lamore
«Amare è gioire». Aristotele
L'amore è l'argomento più interessante. Prima di tutto in se stesso, per la felicità che promette o sembra promettere – perfino per quella, talvolta, che minaccia o fa perdere. Quale argomento, tra amici, più piacevole, più intimo, più forte? Quale discorso, tra amanti, più segreto, più dolce, più conturbante? E cosa c'è di più appassionante, tra sé e sé, della passione?
Si obietterà che ci sono altre passioni oltre a quelle amorose, altri amori oltre a quelli passionali... Questo, che è verissimo, conferma la mia tesi: l'amore è l'argomento più interessante, non solo in se stesso – per la felicità che promette o compromette – ma anche indirettamente: perché ogni interesse lo presuppone. Ti interessi particolarmente allo sport? Significa che ami lo sport. Al cinema? Significa che ami il cinema. Al denaro? Significa che ami il denaro, o ciò che esso ti permette di acquistare. Alla politica? Significa che ami la politica, o il potere, o la giustizia, o la libertà... Al tuo lavoro? Significa che lo ami, o che ami perlomeno ciò che esso ti porta o ti porterà... Alla tua felicità? Significa che ami te stesso, come tutti, e che la felicità non è altro, magari, che l'amore di ciò che si è, di ciò che si ha, di ciò che si fa... Ti interessi di filosofia? Essa porta l'amore nel suo nome (philosophia, in greco, è l'amore della saggezza) e nel suo oggetto (quale altra saggezza se non quella d'amare?). Socrate, da tutti i filosofi onorato, non ha mai aspirato ad altro. Ti interessi, ancora, al fascismo, allo stalinismo, alla morte, alla guerra? Significa che li ami, o che ami, più verosimilmente, più giustamente, ciò che resiste loro: la democrazia, i diritti dell'uomo, la pace, la fraternità, il coraggio... Tanti amori diversi quanti i diversi interessi. Ma nessun interesse senza amore, e questo mi riporta al punto di partenza: l'amore è l'argomento più interessante, e nessun altro ha interesse se non in proporzione all'amore che vi mettiamo o vi troviamo.

venerdì 16 gennaio 2015

Massimo Recalcati: «siamo imprigionati dalla liberazione sessuale»

sessualitàIl sesso è un tema quasi ossessivo della modernità e dei media e anche noi cristiani, di riflesso, cerchiamo di parlarne, anche spesso, offrendo su di essa uno sguardo differente. Purtroppo, però, ogni volta che la Chiesa parla di sessualità c’è sempre qualcuno pronto ad accusarla di sessuofobia, anche con la classica obiezione: “come possono i preti, che vivono in castità, parlare di sesso agli uomini?”, come se i ginecologi potessero soltanto essere donne,come se i maschi potessero soltanto rivolgersi ad uno psicologo (maschio) per farsi aiutare nelle difficoltà mentali, come se a parlare di violenza sulle donne potessero essere solo le vittime di violenza, e così via.

giovedì 15 gennaio 2015

Per i "duri di cuore" vale sempre la legge di Mosè

Lo sostiene un insigne biblista, con una nuova interpretazione delle parole di Gesù su matrimonio e divorzio. Ma la Chiesa cattolica ha sempre predicato l'indissolubilità senza eccezioni. Arriverà ad ammettere le seconde nozze, come in Oriente? 

di Sandro Magister, http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350967


ROMA, 16 gennaio 2015 – Non ci sono solo le arcinote argomentazioni del cardinale Walter Kasper, a favore della comunione ai divorziati risposati.

C'è anche chi percorre sentieri nuovi e originali, nell'obbedire alla consegna del sinodo dello scorso ottobre, secondo cui "va ancora approfondita la questione".

È il caso di un biblista e patrologo di chiara fama, Guido Innocenzo Gargano, monaco caìmaldolese, già priore del monastero romano di San Gregorio al Celio, docente al Pontificio Istituto Biblico e alla Pontificia Università Urbaniana.

In un saggio sull'ultimo numero del quadrimestrale di teologia "Urbaniana University Journal", padre Gargano mostra come le parole di Gesù sul matrimonio siano mosse principalmente da ciò che Dio dice per la bocca del profeta Osea: "Misericordia io voglio e non sacrificio".

giovedì 8 gennaio 2015

Nel matrimonio qualsiasi pratica sessuale è lecita?

La morale sessuale cattolica non reprime il sesso, lo domina


Sexo

Dio ha dato all'essere umano la vocazione essenziale ad essere un essere relazionale. Quando Dio ha detto che non era un bene che l'uomo fosse solo (Gen 2,18), ha affermato che l'essere umano, isolato nella sua individualità, non può realizzarsi completamente.

Egli si realizza solo nella misura in cui esiste “per qualcuno”. E per questo Dio ha dato all'essere umano il dono della sessualità. A quale scopo?