L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



sabato 31 maggio 2014

Il desiderio umano d’amore (senza amore si muore?). All you need is love!

Chi è l’uomo? Cosa definisce e caratterizza un essere umano? L’uomo capace di viaggiare nello spazio e di sapere sempre più come è fatto l’universo, capace di sondare gli abissi degli oceani o di ammirare la struttura molecolare di una cellula, capace di meraviglie tecniche sempre più sofisticate, continua a domandarsi, senza sapersi dare risposte esaurienti, chi sia lui stesso.
L’antropologia, la psicologia e anche la filosofia concordano che l’uomo è un soggetto autocosciente nel quale sono riscontrabili tre dimensioni strettamente connesse tra loro: quella fisica, quella psico-affettiva e quella spirituale. L’uomo è la sintesi delle relazioni umane che ha vissuto e vive: solo di fronte a un tu può dire “io”. Per questo la realtà fondamentale della persona umana è l’amore, l’amare e l’essere amato. Il nuovo principio antropologico non è più il cartesiano “penso dunque sono”, ma “amo dunque sono”.
Molti studi sui bambini che hanno carenze di affetto materno o da parte di chi si prende cura di loro hanno mostrato come questi bambini ritardano nella crescita e provano danni irreversibili nell'aspetto motorio, affettivo, del linguaggio e dello sviluppo intellettuale.
René Spitz, psichiatra e psicoanalista statunitense, verificò presso alcuni orfanatrofi americani il fenomeno del marasma infantile[1] e della morte per depressione anaclitica: fino al 60% dei bambini istituzionalizzati che non ricevano contatti affettivi, morivano prima dei due anni di età, malgrado fossero ben alimentati e ricevessero le cure igieniche e cliniche indispensabili[2].
Sicuramente oggi Spritz non troverebbe gli stessi risultati: la sensibilità odierna (oltre che le maggiori possibilità terapeutiche) non permettono un rapporto così asettico e anaffettivo verso bambini istituzionalizzati, ma rimane valido l’assunto che “senza amore si muore”.
Giovanni Paolo II conferma che senza l’amore l’uomo è incomprensibile.: “L’uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, rimane privo di senso se non gli viene rivelato l’amore, se non si incontra con l’amore, se non lo sperimenta”[3].




[1] malattia caratterizzata da progressivo deperimento organico
[2] R. Spitz, Il primo anno di vita del bambino, 1962 (in italiano pubblicato dalla casa editrice Giunti).
[3] Redemptor Hominis, n.10

Nessun commento:

Posta un commento