La parola “sesso” da cui deriva
“sessualità” viene etimologicamente da un verbo latino che significa “diviso”,
“distinto”,
come se l’uomo e la donna fossero stati un unico essere che poi è stato diviso.
Per cui l’uomo di fronte alla donna si trova ad essere simile ma diverso a
tutti i livelli.
A livello di pensiero: il modo di
pensare, di riflettere, di risolvere i problemi dell’uomo è diverso da quello
della donna. Questa diversità si chiama sessualità.
Anche nel modo di esprimere i
sentimenti, l’affettività, dell’uomo è diverso ...anche questo è un
aspetto della sessualità.
Ebbene tutte le diversità esprimono
un aspetto della dimensione della sessualità. Anche nel fisico l’uomo e la
donna sono diversi, questa diversità si chiama genitalità. Non si può
ridurre la sessualità a questa diversità fisica. Per cui l’uomo e la donna
realizzano la loro identità personale e poi sessuale con le caratteristiche del
maschile o del femminile, donando le loro diversità e accogliendo come dono le
diversità altrui.
Naturalmente la persona realizza il
suo essere dono utilizzando tutte le forze e le facoltà che la caratterizzano,
quali l’intelligenza la volontà, la
libertà e la capacità affettiva.
La sessualità sta all’amore come il vestito sta
all’uomo: riveste l’uomo, ma necessità dell’umanità.
Non è la sessualità che dà origine all'amore, ma l'amore che sa quando è opportuno manifestarsi
anche in termini genitali.
C'è poi da sottolineare che se non tutte le relazioni
hanno una espressione genitale, tutte sono sessuate anche a livello della
relazione corporea. Non c'è dubbio che la dimensione
corporea dei rapporti interpersonali sia presente ben oltre il rapporto
coniugale e non potrebbe essere altrimenti se abbiamo detto fino ad ora che la
sessualità riguarda la totalità della persona. Del resto è esperienza comune il
piacere di stringersi ad un amico o l'attenzione che tutti poniamo nel tentare
di piacere anche fisicamente agli altri. La relazione tra due esseri umani coinvolge
sempre la loro mente, il loro cuore ed il loro corpo, altrimenti si tratta di
un rapporto parziale e monco. Questa della frammentazione è anzi una pericolosa
tendenza della cultura contemporanea che con la dicotomia mente-corpo porta
molte persone, e soprattutto gli uomini, a vivere delle relazioni sbilanciate
in un senso o nell'altro.
Si pensi ad esempio al rapporto con le
prostitute in cui l'intimità corporea non è sostenuta da alcun
coinvolgimento affettivo e razionale, oppure a certi rapporti tra educatore
ed educando in cui, a fronte di una forte risonanza affettiva e soprattutto
cognitiva, è bandita ogni espressione fisica così come avviene in certi
rapporti di amicizia tra maschi, mentre le donne più facilmente riescono anche
nell'amicizia ad esprimere il loro amore con tutto se stesse.
La sessualità è dunque unica e si esprime sia al livello corporeo (fisicità -
corporeità - genitalità), che a livello affettivo, che a livello razionale e
cognitivo. Una sessualità adulta vede questi tre aspetti integrati ed espressi
con la stessa intensità verso le stesse persone.
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