… l'amore è passione, ossessione, qualcuno
senza cui non vivi. Io ti dico: dimentica il cervello e ascolta il cuore[1].
“L’amore non è soltanto un sentimento., I
sentimenti vanno e vengono. Il sentimento può essere una meravigliosa scintilla
iniziale, ma non è la totalità dell’amore”[2].
Il cuore è, nel linguaggio biblico, il centro di tutta la vita, punto
focale dei sentimenti, delle emozioni, della ragione, degli ideali… Indica
l’unità sostanziale dell’essere umano. Così l’amore non è solo sentimento, non
è solo emozioni.
Affetti, sentimenti ed emozioni sono termini usati
spesso come sinonimi, ma che hanno delle differenze. Secondo Michel Lacroix,
filosofo francese, tra sentimento ed emozione v’è una differenza più
quantitativa che qualitativa, una differenza di durata e di intensità: il
sentimento si prolunga nel tempo e ha toni smorzati, mentre l’emozione, più
legata agli istinti, richiede un appagamento istantaneo ed eccitante. Lo stesso
Lacroix descrive il mondo contemporaneo come dominato dalla ricerca di emozioni,
dal “culto delle emozioni”, un culto che “considera
il mondo non tanto come un oggetto di conoscenza, ma come mezzo di godimento.
Per l’uomo emozionale il mondo ha sapore se ha un’eco affettiva, se lo fa
vibrare”[3]. Che c’è di male? Nulla. Il problema semmai nasce quando esse diventano l’unico
mezzo di conoscenza e interazione con la realtà, soprattutto quando di mezzo ci
sono le relazioni con gli altri, che non potranno mai reggere e durare se sono
costruite solo ed esclusivamente sulla dimensione emotiva.
Ancora sul
sentimento: la donna è solitamente più “sentimentale” dell’uomo. Esprime e
ricerca il calore umano, la dolcezza, la tenerezza in maniera preponderante
rispetto all’uomo. Desidera l’atto sessuale come culmine di un intreccio di
gestualità carico di autentico sentimento. L’uomo accentua invece il valore e
la carica affettiva intrinseca al rapporto sessuale.
Infine una questione classica: qual è l’età giusta per
fare l’amore? Se chiedete ad un gruppo di giovani di provare a dare una
risposta, molti diranno che non è un problema di età, ma che dipende dal
sentimento, dal fatto di sentire che è la persona giusta. Ma è proprio vero? E che
cosa significa che dipende da quello che si sente?
Tonino Lasconi, noto pastoralista, risponde ad una
quattordicenne che gli espone i suoi problemi sentimentali:
Riterresti fortunata una tua amica quattordicenne perché è riuscita a
guidare la macchina di papà senza patente? Penso proprio di no. Tu, come me e come
tutti, la riterresti superficiale e avventata. Io penso che mettere a rischio
la vita affettiva e sessuale propria e degli altri sia altrettanto pericoloso e
dannoso che rischiare l’incolumità fisica propria e degli altri.
(…) Crescere è una
avventura meravigliosa che richiede rispetto dei tempi e dei passaggi. La
natura non fa salti: una pianticella delicata per diventare albero robusto ha
bisogno di terreno, di aria, di acqua, di sole nella giusta quantità e nei
tempi giusti, nonché di essere protetta dal gelo, dal solleone, dal vento. È
così anche per gli alberelli della specie umana. Sono sicuro però che anche nel
campo della sessualità i nodi del «tutto e subito» verranno al pettine. Vedete cosa
sta accadendo in questi giorni con l’alcol e le droghe? Quelli che predicavano
che ai ragazzi non bisogna mai dire di no, tanto che male c’è a divertirsi con
qualche happy hour, adesso sono costretti a ricorrere ai vigili urbani,
ai carabinieri, alla polizia, alle multe ai gestori e ai genitori. Prevenire è
meglio che punire, diceva un grande educatore dei giovani, Giovanni Bosco.
Chissà se i sapientoni del «tutto e subito» si decideranno a imparare la
lezione[6].
[1] Da un
dialogo del film Vi presento Joe Black
del 1998
[2]
Benedetto XVI, DCE, n.17
[3]
Lacroix M., Il culto delle emozioni,
Vita e Pensiero, 2002. L’autore non demonizza le emozioni (“L’emozione è uno sfogo salutare in una società sottomessa agli
imperativi della tecnoscienza e dell’organizzazione; è una ricchezza, perché
mitiga gli eccessi della razionalizzazione”), piuttosto denuncia e descrive
una società dove le emozioni hanno il monopolio delle relazioni.
[4] Dante, La Divina Commedia, Inferno, canto V.
[5]
F. Nembrini, Dante, poeta del desiderio.
Conversazioni sulla Divina Commedia. Vol. I, Inferno, Itaca, Castel
Bolognese, 2011, p.122.
[6] CITAZIONE
DA……….
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