L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



mercoledì 3 dicembre 2014

Vorrei capire cos'è l'amore

http://www.zenit.org/it/articles/vorrei-capire-cos-e-l-amore

Roma,
Antonio Gaspari | 152 hits
Cos’è veramente l’amore?, Un sentimento passeggero e fatuo o causa prima della vita di ognuno? Nelle relazioni di amore contano solo i sentimenti o c’entrano anche volontà e ragione? E fare l’amore è solo una banale pratica genitale o espressione dell’umano desiderio di unione tra uomo e donna? E che c’entra Dio con l’amore? Perché la Chiesa sconsiglia forme disordinate di relazioni?
A queste ed altre domande ha cercato di rispondere padre Stefano Liberti con il libro Vorrei capire cos’è l’amore, edito Da Youcanprint.
Padre Stefano è un infermiere professionale, licenziato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, religioso dei Canonici regolari dell’Immacolata Concezione, sacerdote nella parrocchia di Regina Pacis a Roma.
L’autore cuce insieme le citazioni di innumerevoli autori, Pontefici, cantanti, predicatori, scrittori, santi… nel tentativo di scoprire il mistero dell’amore che tutto il mondo muove . Il libro si sviluppa come un dialogo gradevole e affascinante tra i vari autori.
Ha scritto Benedetto XVI nell’enciclica Deus Caritas est “l’amore è una realtà meravigliosa, è l’unica forza che può trasformare il mondo”. Ed i Beatles cantavano All you need is love (“Tutto quello di cui avete bisogno è l’amore”), mentre Giovanni Paolo II ha sottolineato che “l’uomo non può vivere senza amore”.
Secondo padre Stefano, “per un cristiano il modello più alto e più vero è quello espresso da Gesù Cristo nel dare la propria vita per gli altri”.
“L’amore divino, quello a cui aspirare - ha aggiunto il religioso - è quello che cerca in ogni modo il bene dell’amato anche a discapito del proprio bene e persino della propria vita”.
L’esempio del figlio di Dio che muore in croce per salvare l’umanità è, per padre Stefano, l’invito a spingere sempre più avanti il confine dell’amore, fino ad amare tutti, nemici compresi.
Nelle conclusioni l’autore afferma che l’amore è il tesoro che Dio ci comunica e ci fa sperimentare. Un tesoro che conserviamo in un vaso di creta simbolo della nostra vita, fragile, contraddittoria, ferita.
“Un tesoro di una potenza straordinaria che ci viene donato e che non possiamo tenere per noi soli, pena l’inaridimento dell’amore stesso, che richiede di essere condiviso, espresso concretamente a nostra volta donato”.
“Siamo vasi di creta – sostiene padre Stefano – che presentano crepe e faticano a contenere un tesoro così prezioso”.
Questa semplice considerazione – ha aggiunto – mi aiuta a superare la paura di sembrare presuntuoso nel consegnarvi queste riflessioni. Chi sono infatti io per insegnarvi qualcosa nell’arte di amare? Come non riconoscere i miei limiti e le mie profonde crepe?
“Ciò che mi ha spinto – ha concluso padre Stefano -  è la fiducia – anch’essa lacunosa – in Colui che è la sorgente ed il maestro che ci insegna ad amare”.
Una prima presentazione del libro scritto da don Stefano avverrà domani 2 dicembre alle ore 19,00 a Roma, presso la parrocchia di Regina Pacis, in via Anton Giulio Barrili, nei pressi della piazza Rosolino Pilo.
Sarà presente l’autore ed alcuni amici che discuteranno e commenteranno il libro Vorrei capire cos’è l’amore.

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