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“Ti amo!” disse l’uomo alla donna.
“Ti amo anche io!” rispose la donna al suo uomo.
“Ti amerò per un mesetto sicuro!”riprese l’uomo.
“Io invece sono certa che ti amerò almeno per un anno!!!” gli disse la donna, tutta entusiasta ed innamorata.
Cara Matilde, riesci ad immaginare un dialogo così tra innamorati?
Nessun cantante, nessun poeta, nessun libro proporrebbe mai un dialogo del genere.
Sai perché? Perché quella canzone, quella poesia, quel racconto non avrebbero mai successo, per un semplice motivo: non piace a nessuno un amore con la data di scadenza appiccicata sopra.
Nel nostro mondo interiore abbiamo un’esigenza innata: cancellare la parola “provvisorio” dall’amore.
Per questo le frasi “Ti amerò per sempre” o “Non ti lascerò mai” resteranno sempre le più cliccate nella storia umana.
Quel “sempre” e quel “mai” ampliano l’amore umano fino a raggiungere l’eternità divina!
Oggi tutti dicono che un amore non può essere per sempre; che tutto è provvisorio e che i cambiamenti fanno parte della vita.
Ma quando facciamo queste affermazioni sull’amore ci comportiamo come degli escursionisti che, di fronte ad una maestosa montagna, iniziano a scalarla con una parte del cuore già arreso (realisticamente, secondo alcuni) alla capitolazione, mentre l’altra parte guarda alla cima con inguaribile nostalgia.
Il desiderio di raggiungere la vetta senza mai lasciarsi la mano, per ammirare insieme il panorama mozzafiato, è fortissimo in ogni “lui” ed in ogni “lei”.
Anche la tua mamma ed il tuo papà, quando si sono sposati, hanno appoggiato le loro radici sul terreno del “per sempre”, facendo fiorire i loro rami di intimità e vita donata ai figli.
Anche loro (come ogni coppia) hanno sognato di invecchiare insieme.
Carissima Matilde, capisci quindi che il dolore della tua mamma è “sacro-santo”, così come è santo il tuo sforzo di riportare il sorriso sul viso della tua mamma.
Sei una ragazza con un cuore grandea cui Dio ha donato un sorriso solare e meraviglioso. Mi piace tanto quando, nel corridoio della scuola, mi sorridi come solo tu sai fare.
Tu non te ne accorgi, ma ravvivi il mondo intorno a te. Anche se il tuo cuore è nel buio, tu desideri portare ugualmente la luce.
A te sembra che la tua mamma non sia molto aiutata dalla tua presenza, ma non è così. La sua vita sarebbe terribile senza di te.
Piano piano anche la tua mamma si risolleverà, così come hanno fatto tante altre coraggiose vedove, nel corso della storia umana.
Ricordati sempre: puoi bagnarti di pioggia il mattino e vedere il più limpido dei tramonti la sera. La vita è così.
Dio è così.
Lui conosce il travaglio di lacrime che ogni vedova porta nel cuore e quelle lacrimesono giorno e notte davanti a Dio. Per questo dice“Non affliggerete alcuna vedova, né alcun orfano. Se in qualche modo li affliggi, ed essi gridano a me, io udrò senza dubbio il loro grido” (Esodo 22,23)
Ti potrei scrivere pagine e pagine della Bibbia in cui Dio è sempre molto chiaro:“Imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso,proteggete l’orfano, difendete la causa della vedova!”(Isaia 1,17)
Dio sta dalla tua parte, Matilde!
Ogni tuo sorriso fatto per la tua mamma, prima o poi darà i suoi frutti! Anzi: li sta già dando, solo che tu non te ne accorgi perché non puoi fare il paragone con una vita senza il tuo sorriso.
Senza di te, niente sarebbe come è ora.
La mia mamma è rimasta orfana come te ed alla tua stessa età. Aveva due fratelli più piccoli che, per un periodo, sono stati mandati in un orfanatrofio perché mia nonna non sapeva proprio come sfamarli. La fine della seconda guerra mondiale aveva rovesciato, sulla nostra bella Italia, la melma nera della povertà estrema.
Poi mia nonna ha trovato un lavoro ed i suoi due fratellini sono ritornati in famiglia.
Il nome della nipotina?
Giulia.
Sai come si chiamavano i genitori della mia mamma?
Giulio e Giulia.
Mio figlio non ha scelto il nome “Giulia”, per la sua bambina, pensando ai suoi duebisnonni. Semplicemente sentiva che quel nome era bello ed adatto alla sua prima figlia. Io sono contenta perchémai avrei immaginato che quel nome avrebbe continuato a risuonare nella nostra famiglia, grazie alla mia nipotina.
Ed insieme al suono, continua a vibrare la vicinanza di nonna Giulia e di quel nonno Giulio che io non ho mai conosciuto.
I nostri trisnonni, bisnonni, nonni, genitori…come in una misteriosa, sacra e continua staffetta, si passano il testimone su questa terra e continuano a fare un tifo amoroso per tutti noi, dal cielo.
Buon Natale, dolcissima Matilde!
Quel Dio che ha creato l’amore tra la tua mamma ed il tuo papà, non lascerà la sua opera a metà; la porterà a termine, facendoli un giorno riabbracciare!
Che Dio benedica il tuo futuro donando anche a te un grande amore senza fine!
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