L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



sabato 15 novembre 2014

ALLA FINE CHE COSA RIMANE? SOLTANTO L’AMORE

http://credere.it/n-46-2014/nsieme-di-don-antonio-rizzolo.html

 ...una bella riflessione di Kierkegaard sulla carità, sull’amore. 
Lo spunto da cui parte il pensatore danese è la conclusione dell’inno alla carità (1Corinzi 33,13). San Paolo scrive che rimangono tre cose, fede, speranza e carità, ma di tutte la più grande è la carità. Ed ecco la spiegazione di Kierkegaard: «Sì, Dio sia lodato, l’amore rimane! Qualunque cosa il mondo voglia strapparti, anche fosse la più cara; qualunque cosa ti possa accadere nella vita; anche se gli uomini si allontanassero da te con indifferenza o si rivoltassero contro di te con ostilità... consòlati, poiché l’amore rimane». Ovviamente si tratta dell’amore di Dio, che sorregge tutta l’esistenza. Infatti, continua Kierkegaard, «se per un momento, per un solo momento, cessasse, tutto sprofonderebbe nella confusione». Ma ciò non avviene perché «parliamo dell’amore di Dio, la cui caratteristica è di rimanere». Sì, Dio è fedele, il suo amore rimane per sempre. Ma questo vale anche per noi: l’amore vero rimane, non viene mai meno, sa aspettare. Anche l’amore con cui abbiamo compiuto ogni cosa resta per sempre, tutto ciò che abbiamo avvolto nell’amore di Dio non finirà, resterà per l’eternità. È una riflessione in sintonia con questa parte finale dell’anno liturgico e con l’inizio del tempo di Avvento (che per gli ambrosiani inizia prima, il 16 novembre). La Chiesa ci mette di fronte, infatti, alle realtà ultime, al giudizio, all’incontro finale con Cristo, al suo avvento definitivo. Come ci presenteremo? Nulla resterà, se non l’amore. Lo hanno capito bene i santi, che altro non sono se non i testimoni dell’amore di Dio... 


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